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12 aprile 2008

 

Lettera aperta ai candidati alle elezioni del 13 e 14 aprile

Gentili candidate, gentili candidati,
Amnesty International vi chiede di assumere un impegno più forte per la tutela e la promozione dei diritti umani, in vista delle elezioni politiche del 13 e 14 aprile.
I ruoli istituzionali che intendete ricoprire richiedono infatti chiarezza e decisione nell’attuazione degli obblighi internazionali dell’Italia per il rispetto dei diritti fondamentali, all’interno dei confini nazionali e nella politica estera.
La richiesta che vi sottopone Amnesty International è quella di scegliere se costruire il rispetto dei diritti umani oppure le violazioni dei diritti umani. Una scelta molto concreta, che incide sulla vita delle singole persone in Italia e nel mondo e sul prestigio internazionale del nostro paese.
Il rispetto dei diritti umani si costruisce, per esempio, attraverso atti concreti contro la tortura: introducendo finalmente, con un ritardo di 20 anni, un reato specifico nel codice penale, ratificando il Protocollo opzionale alla Convenzione Onu contro la tortura e non compiendo più espulsioni individuali o collettive verso paesi che applicano la tortura.
Il rispetto dei diritti umani dovrebbe diventare parte integrante delle politiche cosiddette di sicurezza, prendendo posizione esplicita contro le rendition, collaborando con le inchieste nazionali e internazionali in corso e adeguando agli standard internazionali sui diritti umani il cosiddetto Pacchetto Pisanu e il Decreto Legislativo sui cittadini comunitari nelle parti che disciplinano le espulsioni.
Il rispetto dei diritti umani richiede passi urgenti anche in materia di asilo e di immigrazione, attraverso l’approvazione di una legge organica che metta a sistema e completi le norme sinora approvate sul diritto di asilo; l’introduzione di norme sull’immigrazione che considerino la detenzione a scopo di espulsione come l’ultima risorsa e non come l’unica risposta.
Il rispetto dei diritti umani dovrebbe essere preso concretamente in considerazione ogni qualvolta l’Italia autorizzi esportazioni di armi: non consentendole, soprattutto quando si tratta di armi leggere e di piccolo calibro, verso paesi in cui potrebbero essere utilizzate per violare i diritti umani e il diritto umanitario, né verso paesi in cui vi siano bambini soldato; sostenendo inoltre l’approvazione del Trattato internazionale sul commercio di armi.
Amnesty International seguirà con attenzione i lavori della XVI Legislatura, stimolando e monitorando il Governo e il Parlamento affinché costruiscano con efficacia e urgenza il rispetto dei diritti umani.
Rimango a Vostra disposizione per approfondire questi argomenti e, in attesa di un Vostro positivo riscontro, Vi invio i miei più cordiali saluti.
Gabriele Eminente,
Direttore della Sezione italiana

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